domenica 5 marzo 2017

Quel gran rompiballe di Stalin

REDAZIONE NOICOMUNISTI

TRADUZIONE DI GUIDO FONTANA ROS

Tratto da Svanidze, Budu, My Uncle, Joseph Stalin New York: Putnam, 1953



Stalin che aveva vinto tre partite di fila [a croquet], arrivò ridacchiando sulla veranda, dove la tavola era già stata imbandita per la cena. Come si sedette, prima di iniziare a cenare, annunciò: "Stasera, dopo cena, in accordo con le mie funzioni di segretario generale del Partito, ho intenzione di sottoporre tutti a una "Proverka" [verifica, esame]".

Tutti fecero mostra di muso lungo. La "Proverka" era certamente popolare in Unione Sovietica. Era l'esame periodico al quale tutti i membri del Partito Comunista dovevano sottostare per attestare il loro grado di conoscenza della politica, dell'economia, della storia, ecc., secondo la concezione comunista di questi argomenti. La "Proverka" non era molto gradita da coloro che la dovevano affrontare, dal momento che l'eventuale insuccesso significava retrocessione a un posto inferiore a causa di "ignoranza politica".

Stalin scoppiò a ridere. Ridacchiando disse: 
"Non abbiate paura, non voglio inviare i risultati alla sezione speciale del Comitato Centrale del Partito".

Dopo la cena ebbe inizio l'esame. La prima vittima fu il capo della Orgraspred, il compagno Malenkov. Mio zio cominciò:
"Ditemi compagno Malenkov, da chi ha avuto origine il materialismo dialettico?"
"Feuerbach".
"In che anno ha Karl Marx è morto?"
"1883."
"Quando è stata fondata la Prima Internazionale?"
"Nel 1867."
"E quando è stata sciolta?"
Malenkov non lo sapeva. Azzardò diverse date, tutte contraddette con un sorriso divertito da mio zio.
"No compagno Malenkov ... No ... No avete sbagliato di nuovo".
Lasciò perdere gli sforzi per ottenere la risposta giusta da parte del suo collaboratore e disse:
"Passiamo alla storia generale. Quando ebbe inizio la guerra russo-giapponese?"
"L'8 febbraio, 1904."
"Non abbastanza preciso! All'alba del 9 Febbraio, 1904, da un attacco a sorpresa dei giapponesi contro la nostra flotta nel porto di Port Arthur. Come è finita la guerra di Crimea?"
"Come risultato del Congresso di Parigi e del trattato di Parigi, firmato nel 1856".
"Non è abbastanza preciso! La guerra di Crimea fu conclusa da una conferenza di pace preliminare tenutasi a Vienna nel 1855. Il Congresso di Parigi nel 1856 seguì la conferenza di Vienna. Qual era il nome del ministro inglese che propose l'occupazione da parte della Russia dello Stretto in cambio di un accordo riguardante Persia e Afghanistan? ".
"Lord Ellenborough. Questo fu nel 1907. L'accordo venne firmato in realtà nel 1907, ma gli inglesi ci ingannarono. La questione dello Stretto è rimasta aperta".
"Bravo, compagno Malenkov! E chi altro ha tradito la Russia sullo stesso argomento?"
"Il barone Aerenthal, nel suo colloquio con Iswolsky sul consenso russo all'annessione della Bosnia-Erzegovina da parte dell'Austria-Ungheria. Aerenthal affermò in seguito che Iswolsky aveva frainteso".
"Bravo! Sarete un diplomatico di prim'ordine compagno Malenkov!"
Tutti scoppiarono a ridere, perché era difficile immaginare Malenkov, con la sua faccia da baschiro, nel ruolo di diplomatico. I baschiri sono un popolo degli Urali di origine turco-altaica, un gruppo etnico a cui il padre di Malenkov apparteneva.

Mio zio si rivolse agli altri. Si stava divertendo un mucchio. Si dilettava a far inciampare le sue vittime sui dettagli delle domande, a volte difficili, che poneva loro, dimostrando allo stesso tempo la sua conoscenza dettagliatissima della storia.

Mio zio lasciò in pace Malenkov, ma poiché era incorreggibile, un attimo dopo aprì di nuovo il fuoco, questa volta contro Zhdanov.
"Andrei - disse - "è il nostro grande specialista in filosofia. E' anche un professore di filosofia presso l'Istituto dei Professori Rossi. Egli attira grandi folle alle sue lezioni. Sono andato io stesso ad assistere ad una. Il compagno Zhdanov stava parlando dei filosofi stoici e aveva stoicamente incluso tra di loro, ci credereste? Epicuro! Aveva confuso Epicuro con Epitteto che scrisse un manuale sullo stoicismo Così il povero Epitteto divenne a causa sua: 'Epicuri de grege porcus' [un maiale della mandria epicurea]".
"Non capisco il latino - disse Zhdanov - "Io non ho avuto la possibilità di studiare in una scuola teologica".
"E'un vero peccato! Il latino è un 'must' per un professore di filosofia".
Svetlana intervenne nuovamente.
Papà, è vero che Epicuro ero un dissipato?"
"Niente affatto, niente affatto! - disse Stalin - "Fu il più grande filosofo di tutti i tempi. Fu lui a raccomandare la pratica della virtù come la più grande gioia che si potesse ricavare dalla vita."

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