giovedì 26 giugno 2014

Novorossya: appello urgente da parte di Igor strelkov

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Guido Fontana Ros


Il comandante dei partigiani antifascisti del Donetsk, Igor Strelkov, scrive un'amara lettera aperta. Il destinatario è Putin. Le persone dotate di normale intelligenza, visto anche la recente decisione del Senato russo, dietro esplicita richiesta dello stesso Putin, di abolire la legge che concedeva al Presidente l'autorizzazione di dispiegare l'esercito in Novorossya, traggano le dovute conclusioni circa l'impegno antimperialistico di Putin.

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Il Senato russo abroga la legge che consente il dispiegamento di militari in Ucraina

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Davide Spagnoli

Pubblichiamo la decisione da parte del Senato russo su richiesta di Putin di abrogare la legge che dava la possibilità al Presidente di dispiegare le truppe in Ucraina a protezione delle popolazioni russofone.
Dedicato agli onanisti a tema putiniano che, sedotti dalle fole rossobruniste, vedono nell'oligarca truffatore (ha taroccato i risultati delle ultime elezioni dove aveva perso) un campione dell'antimperialismo.

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FONTE





Qui invece potete leggere la risposta del Governatore della Repubblica Popolare del Donetsk, Pavel Gubarev.

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FONTE





Gladio, l'esercito della NATO in Ucraina

REDAZIONE NOICOMUNISTI


Traduzione di Davide Spagnoli, correzione bozza di Mila Danesi
 
Presentiamo la traduzione di una trasmissione andata in onda su RT TV, il 15 giugno 2014, sulle pesantissime collusioni NATO con la situazione in Ucraina






martedì 24 giugno 2014

I Processi di Mosca e il "Grande Terrore" del 1937-38: ciò che le prove mostrano di Grover Furr

REDAZIONE NOI COMUNISTI


Traduzione di Guido Fontana Ros



Pubblichiamo un articolo di Grover Furr che sfata la menzogna che Stalin sia stato responsabile del Grande terrore degli anni 1937-38.






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domenica 22 giugno 2014

La propaganda USA rivela casualmente i crimini dei nazisti in Ucraina

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione di Guido Fontana Ros

Articolo di Tony Cartalucci 

La propaganda del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti conferma stupidamente che i nazisti del Settore Destro stanno operando in Ucraina orientale, rapendo giornalisti e lavorando direttamente per il regime a Kiev.



"The Interpreter Magazine" è un "progetto speciale" dell'Istituto della Russia Moderna. Con “ Russia Moderna” i suoi creatori intendono, la Russia come immaginata da Wall Street e Londra. L '"Istituto" è gestito dal miliardario oligarca russo, caduto in disgrazia, condannato in quanto criminale e da lungo tempo vicino all’occidente, Mikhail Khodorkovsky, da suo figlio e da lobbisti di Washington. Esso annovera collaboratori come Catherine A. Fitzpatrick che ha proprio lavorato per il braccio propagandistico del Dipartimento di Stato americano, Radio Free Europe / Radio Liberty e per Human Watch Rights (HRW) e per lo stesso Open Society di George Soros criminale finanziario condannato e falso difensore dei diritti umani.

"The Interpreter" è propriamente una stanza di compensazione della propaganda anti-russa ed è incessantemente sostenuto dalle corporation e diretto da difensori dei falsi diritti umani i come i Neo-Con allineati, National Endowment for Democracy (NED) e Freedom House - che sono entrambi finanziati e promossi dallo stesso Dipartimento di Stato americano.

In un articolo dal titolo, "Il Ministero della Difesa russo si scusa per aver mentito in merito al fosforo bianco", scopriamo la misura della propaganda del "The Interpreter". Dopo aver letto l’articolo, scopriamo che il Ministero della Difesa russo non ha fatto una cosa come "chiedere scusa". Invece, ciò che viene descritto è un crimine di guerra commesso dai militanti neo-nazisti del Settore Destro che lavorano per conto del "Servizio di Sicurezza dell'Ucraina" di Kiev (SBU). Il Settore Destro ha catturato giornalisti, li ha interrogati e estorto loro una confessione. Il Settore Destro ha poi semplicemente rivendicato di lavorare per il Ministero della Difesa e la confessione estorta con la forza ai giornalisti costituiva una scusa formale per "aver mentito", prima di consegnare questi giornalisti catturati al SBU di Kiev.

L’articolo afferma:

"Poi un video di uno dei giornalisti detenuti, Evgeny Davydov, è apparso sui media pro-Kiev, mostrando la sua confessione mentre era ancora in cattività, dove affermava di essere stato costretto a dare false informazioni dagli editori di Mosca e che in realtà lui non era a Slavyansk quando il servizio è stata montato e che non aveva ottenuto alcuna ripresa dalla città. "

L’articolo poi ammette:

"I due corrispondenti di Zvezda, un canale televisivo del ministero della Difesa russo, Davydov e Nikita Konashenkov erano stati arrestati 14 giugno fuori Slavyansk, secondo quanto riferito dai militanti settore destro che li ha trasferiti al Servizio di Sicurezza ucraino (SBU), dove sono stati indagati con l'accusa di spionaggio."



Lungi dal provare o confutare l'uso del fosforo bianco nella parte orientale dell'Ucraina, la bravata propagandistica dimostra invece che i militanti nazisti del Settore Destro stanno ancora operando in Ucraina orientale, prendendo in ostaggio i giornalisti - un reato grave - e lavorano direttamente con il regime a Kiev. Per quanto riguarda il presunto uso di fosforo bianco, i report di RT e i funzionari russi chiaramente richiedono un'indagine e nulla di più. E mentre l'uso del fosforo bianco è stato contestato dai media occidentali, il bombardamento aereo e di artiglieria delle regioni popolate in Ucraina orientale è confermato e tutt’ora in corso.

Mentre pochi leggono "The Interpreter", un esame attento delle sue pagine svela una realtà inquietante. La propaganda apertamente anti-russa per difendere dei nazisti, la presa in ostaggio dei giornalisti e la copertura delle atrocità commesse dal regime sostenuto da USA-UE a Kiev vengono ripetute quasi alla lettera da tutto il resto dei media controllati dalle corporation in Occidente - dal BBC, la CNN, e attraverso le pagine di riviste come Time e Newsweek. Pochi possono leggere "The Interpreter", ma ancora meno si rendono conto che "The Interpreter" è la fonte di gran parte delle bugie che trovano eco in tutto il resto dei media occidentali, sulla Russia, sull’Ucraina e sugli altri teatri dove l'Occidente sta combattendo per circondare, contenere e indebolire la Russia.

FONTE

Cinquanta sfumature di rossobruno

REDAZIONE NOICOMUNISTI




Presentiamo quello che, con tutta probabilità, è il miglior saggio sul fenomeno del rossobrunismo in Italia, ad opera di Claudia Cernigoi.

INTRODUZIONE. 

Il fenomeno del cosiddetto “nazimaoismo” non è ancora stato sufficientemente approfondito né dagli storiografi del neofascismo, né dai politici e dai militanti della sinistra. La “simpatia” che certi settori della destra estrema hanno spesso rivolto a contenuti ed associazioni di sinistra è però qualcosa da tenere d’occhio, perché può degenerare in situazioni pericolose per chi milita in certi settori. 

Già negli anni ‘20 in Germania si sviluppò il movimento dei “nazionalbolscevichi”, che abbracciava problematiche di sinistra con indicazioni nazionaliste (praticamente la posizione di Jean-Marie Le Pen, che ha dichiarato di essere “socialmente a sinistra, economicamente a destra e nazionalista francese”); vagheggiavano, tra l’altro, un’alleanza con l’Unione Sovietica. Furono eliminati dal nazismo, né più né meno che gli oppositori del regime. 

Dopo varie peripezie, che narreremo brevemente più avanti, a partire dall’anno 2000 gli eredi di questi nazionalbolscevichi (“comunitaristi” e “comunisti nazionalitari”) hanno iniziato a frequentare ed a cercare contatti con gli ambienti della sinistra antimperialista ed internazionalista, i cui militanti molto spesso, o per non conoscenza, o per pragmatismo, non hanno preso le distanze da loro.

PDF DI CLAUDIA CERNIGOI

sabato 21 giugno 2014

La III Guerra Mondiale (dell'informazione, per ora...)

REDAZIONE NOICOMUNISTI


Traduzione di Davide Spagnoli, revisione testo di Mila Danesi

Presentiamo un'interessante video intervista a un premio Pulitzer: il giornalista USA Chris Hedges che interviene sul tema della libertà di informazione e delle manipolazioni mediatiche. Tema che è centrale nell'attuale crisi ucraina dove gran parte dell'opinione pubblica è indotta a credere che questa crisi è stata causata dalle manovre russe per disintegrare l'Ucraina.

FONTE

TRADUZIONE 

mercoledì 18 giugno 2014

John Loftus intervistato da Aaron Dykes per Infowars.

REDAZIONE NOICOMUNISTI

A cura di Davide Spagnoli



Presentiamo la traduzione di una interessante intervista a John Loftus, ex membro di servizi segreti USA, sugli infami legami fra settori del governo e dell'alta finanza USA con nazisti e fondamentalisti islamici.

Leggendola si capirà l'amorosa corresponsione di sensi fra il Dipartimento di Stato statunitense e i nazisti in Ucraina...un amore che viene da molto lontano.
Occorre dire che queste cose vengono affermate da un ufficiale USA che, per sua espressa dichiarazione, è anticomunista.

Vi lasciamo alla lettura.








martedì 17 giugno 2014

Granate al fosforo bianco sui civili

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Pubblichiamo il link di un video, con i sottotitoli in italiano (comprensibilissimo seppur con qualche ingenuità derivante da una non perfetta padronanza dell'italiano), di testimonianze dei combattenti antifascisti e di alcuni abitanti del villaggio di Semenowka bersagliato dai nazisti di Kiev. Particolarmente toccante è la testimonianza di una famiglia che vive non certo in una situazione di benessere economico...questi sono i fascisti, da sempre feroci con i deboli, con gli oppressi, sempre al servizio dei capitalisti.





"Notizia-bomba" esplode in diretta alla televisione ucraina

REDAZIONE NOICOMUNISTI 

Traduzione dal russo di Davide Spagnoli


Pubblichiamo il dirompente, per il pubblico ucraino, intervento alla tv ucraina del giornalista britannico Mark Franchetti del "Sunday Times" che senza mezzi termini dice la verità sui combattenti antifascisti dell'Ucraina orientale. Mesi di disinformazione spazzati via in cinque minuti. Impensabile che un giornalista nostrano possa fare altrettanto...

TESTO DELLA TRADUZIONE


La performance in diretta nel canale televisivo ucraino del giornalista Mark Franchetti, ha avuto un effetto devastante come una bomba. I fatti, noti a milioni di persone, raccontati in quegli studi televisivi hanno destato sensazione. Molte persone del pubblico, per la prima volta hanno ascoltato un'opinione diversa dalla posizione ufficiale delle autorità di Kiev. Il corrispondente di guerra ha parlato di avvenimenti di cui è stato testimone.

Il conduttore della trasmissione, Savik Shuster, ha introdotto il corrispondente del settimanale "Sunday Times" come un amico con il quale ha lavorato in Iraq, e l'ha definito come uno di cui ci si può fidare. Mark Franchetti ha passato tre settimane nel sud-est dell'Ucraina durante il quale ha scritto il suo famoso articolo sulla milizia di autodifesa dei volontari antifascisti, "Vostok Battalion". Il viaggio terminava vicino al confine dove il  "Battaglione Vostok" ha subito pesanti perdite e il giornalista ed il suo fotografo sono quasi morti.
<<Mark, tu hai visto con i tuoi occhi come sono caduti, come sono morti: che genere di persone sono queste, qual è il loro retroterra ideologico, le loro motivazioni?>>, ha domandato al corrispondente di guerra, il conduttore della trasmissione.
<<Sai, non sono un esperto, e posso solo raccontare quello che ho visto con i miei occhi. Le persone con le quali ho parlato in genere erano ucraine, che provenivano dal Donbass o dalle vicinanze del Donbass. C'era una piccola percentuale di volontari russi, ed ho parlato anche con questi. In genere sono persone che non hanno un'esperienza militare, si tratta cioè di gente comune che ha imbracciato le armi, di persone che sono assolutamente convinte che stanno difendendo se stessi e le proprie case, come loro dicono, dal fascismo.» Ha risposto il corrispondente di guerra del "Sunday Times".
Su molti volti dei presenti nello studio dove andava in onda "Schuster Live" è comparsa un'espressione confusa, visto che sono abituati a sentirsi dire che nel sud-est ci sono solo mercenari che combattono per soldi e sabotatori russi. E questo è quello che viene loro ripetuto ogni giorno. Gli spettatori si aspettano che ora il corrispondente di guerra occidentale inizi a parlare di cose che sono loro familiari, come le atrocità commesse dai miliziani del Donbass. Ma più Mark Franchetti andava avanti con il suo racconto più diventava chiaro che Kiev sta combattendo contro il suo stesso popolo.
<<Tutti dicono che dopo gli eventi di Odessa e dopo il bombardamento di Slavyansk, sentono che non possono trovare un linguaggio comune con il governo di Kiev. Voglio sottolineare che non sto difendendo le loro posizioni e così via, semplicemente racconto quello che ho visto. È possibile dire che queste persone sono dei terroristi, è possibile dire che verso queste persone c'è un flusso di armi e soldi dalla Russia? No, non è così! Queste persone in genere sono persone normali senza alcun tipo di esperienza, ed hanno poche armi, e posso dire che sono assolutamente sicuri che, ad un certo punto, arriverà loro l'aiuto della Russia, e loro è questo aiuto che stanno aspettando. Come persona che lavora a Mosca, per me è assolutamente chiaro che Mosca non li sta aiutando, nel senso che non manda loro né un flusso di denaro, né di armi, né di volontari e così via.>>, ha aggiunto Mark Franchetti
Per pochi minuti, mentre c'era l'intervento di Franchetti, nello studio regnava un silenzio assoluto, e solo quando è diventato chiaro che il giornalista non avrebbe detto quanto volevano sentirsi dire, Franchetti è stato interrotto.
<<Ho ascoltato con grande attenzione il tuo collega, e sono sicuro che ha raccontato quello che ha realmente visto, ma penso che abbia partecipato ad un'operazione dei servizi segreti russi perché il giornalista occidentale ne ricavasse questa impressione e la rilanciasse in Europa.>>, ha detto Anton Gerashchenko.
<<Il tamburo lo batto assolutamente da solo, potete pensare quello che vi pare. Ho detto quello che ho visto. Sulla gente che combatte nel “Battaglione Vostok”, che considero il più forte del Donbass, non posso confermare che queste persone siano pesantemente armate, che tra loro ci siano dei militari russi, e che specialmente ci siano i ceceni di Kadyrov eccetera. Li ho cercati perché, a differenza vostra, sono stato in Cecenia 30 volte. Potete sorridere quanto vi pare, ma diversamente da voi io là c'ero>>, ha sottolineato Franchetti.
È possibile ingannare un corrispondente di guerra come Mark Franchetti e renderlo incapace di distinguere un combattente da una persona senza un'esperienza militare? Giudicate voi: alle sue spalle c'è una esperienza maturata in zone calde, è stato in Afghanistan ed in Iraq, ha passato molti mesi in Cecenia pubblicando anche un'intervista a Shamil Basayev. A Mosca Franchetti è entrato nel centro teatrale “Nord-Est” tenuto in ostaggio ed ha comunicato con il leader dei terroristi, Mosvar Barayev. Quando è diventato chiaro che Michael [recte Mark] Franchetti non era un pivello, ed aveva l'esperienza del corrispondente di guerra, nello studio televisivo hanno iniziato a metterlo alla berlina e ad accusarlo di faziosità.
Un sedicente agente, anonimo e mascherato, si è inserito nella conversazione affermando che tutti quelli che sono in guerra contro Kiev sono alcoolizzati e drogati, con i quali non c'è niente da dire.
<<Si deve vergognare di aver mentito a tutti gli ucraini>>, ha detto la persona mascherata che si faceva chiamare Odessa.
<<Perché mi dovrei vergognare? Ho raccontato quello che ho visto. Vuole che racconti menzogne?>> ha risposto un Mark Franchetti perplesso.
È noto che Mark Franchetti non ha mai avuto simpatie nei confronti della Russia. Il giornalista britannico ha scritto numerosi articoli e diretto diversi film causticamente critici verso la Russia. Nella sua maniera caratteristica ha descritto il passaggio del “Battaglione Vostok” attraverso il confine russo. Costretti da un'incursione aerea sono fuggiti verso il territorio della Russia, dove non si aspettavano un caldo benvenuto.
Il giornalista britannico scrive: <<L'America e l'Ucraina hanno ripetutamente accusato il Cremlino di spalleggiare i separatisti e di attraversare armati un confine “colabrodo”. Invece i russi ci hanno rapidamente disarmati. I feriti sono stati portati all'ospedale. Gli altri, inclusi noi, sono stati trasportati in un hangar dove abbiamo passato una notte insonne, mentre venivamo interrogati dagli ufficiali delle forze dell'ordine>>.
Dopo la trasmissione televisiva abbiamo contattato Mark Franchetti, che ci ha detto che si rifiuta di parlare con i giornalisti russi ed ucraini. Una cosa è certa: quanto detto e scritto da Franchetti non è gradito al governo di Kiev e dai suoi sostenitori. Il giornalista inglese ha rotto lo schema che prevede che la Russia sia il nemico, un nemico a cui si possono addebitare tutti gli errori ed i crimini.




martedì 10 giugno 2014

L'IKEA appoggia il Pravy Sektor?

REDAZIONE NOICOMUNISTI

Traduzione dal francese di Simone Donnini.



Il gigante del mobile svedese è nel cuore di uno scandalo geopolitico, in un comunicato pubblicato sul suo sito Internet il 4 giugno 2014, si dichiara che la società IKEA “difende le frontiere orientali, l'integrità territoriale dell'Ucraina ed il suo futuro europeo„, in questo stesso comunicato, la società scrive “nella regione di Donetsk, in occasione della cerimonia d'integrazione dei soldati nell'ambito della guardia nazionale, Pravy sektor ha ricevuto le munizioni necessarie, sacchi a pelo, lanterne, mobili, ecc.„. Secondo Andrew Petrushak, comandante del Pravy sektor integrato nella guardia nazionale ucraina, la società svedese si sarebbe impegnata ad amplificare il suo aiuto ed ha esortato le altre imprese a seguire quest'esempio. Il rappresentante dei proprietari dell'IKEA ha dichiarato che la società continuerà a trasferire a tutte le unità dell'esercito ucraino, al Pravy Sektor ed alla guardia nazionale che opera nell'est del paese ogni attrezzatura necessaria.
IKEA nega ufficialmente di aiutare l'Ucraina

In un comunicato del 6 giugno 2014, la società IKEA ha dichiarato: “È sembrato che nella pubblicazioni delle informazioni che IKEA abbia fornito alle unità dell'esercito ucraino, “di Pravy Sektor “e della guardia nazionale, che agisce nell'est dell'Ucraina, un sostegno materiale, ciò non corrisponde alla realtà„.
La società IKEA prova da qualche anno, senza successo, ad aprire negozi in Ucraina, ad Kiev ed a Odessa in particolare. Ogni volta la costruzione di centri commerciali si è interrotta a causa del livello elevato di corruzione degli enti locali, i quali esigono una bustarella per l'attribuzione dei gruppi necessari per la costruzione dei centri. Il rappresentante di IKEA ha espresso la speranza di un cambiamento in Ucraina dopo il colpo di stato pro-europeo a febbraio.

FONTE


sabato 7 giugno 2014

Le ragioni della rivolta dell'Ucraina dell'est

REDAZIONE NOICOMUNISTI


Presentiamo a cura di Davide Spagnoli una traduzione di una breve intervista a un cittadino di Kramatorsk che con molta chiarezza esprime le ragioni della rivolta antifascista dell'Ucraina orientale.
Ecco il testo:


"Per quanto riguarda i canali russi vorrei dire quanto segue. Il governo di Kiev si concentra esclusivamente sulla lingua russa, sottolineando che l'Est dell'Ucraina è preoccupato solo per la lingua russa, ma questo non è corretto.

L'Est dell'Ucraina è preoccupato per la cultura che ha legato la Russia e l'Ucraina per secoli.

In questa storia, c'è Suvorov, c'è la vittoria nella Grande Guerra Patriottica (Seconda guerra mondiale), e molte altre cose estremamente importanti per i residenti della zona orientale dell'Ucraina.

Ed è per questo che quando vengono qui ed enfatizzano cose come l'anno 1939, quando la Galizia è stata integrata nell'Ucraina o l'Holodomor - questi eventi sono troppo piccoli da prendere in considerazione nel contesto di tutta l'Ucraina.

Ecco perché l'est dell'Ucraina è preoccupato non solo per la lingua russa. L'est dell'Ucraina è preoccupato per la cultura russa, per la storia russa e tutto ciò che riguarda l'impero russo.

È per questo che qui la maggior parte delle persone parlano, pensano e ricordano sulla base dell'identità russa e sono contro il revisionismo della propria storia per, lo ripeto ancora una volta ... sono secoli che siamo contro i vari Bandera, e i vari Holodomor e tutto il resto.

La gente vuole essere fiera di poter ricordare le proprie radici, i propri padri e i propri nonni.

Questo è ciò su cui si basa questa protesta che si sta verificando nell'Ucraina Orientale.

Inoltre, i seguaci di Stepan Bandera che ora sono qui e vogliono imporre la loro ideologia su noi ... ci hanno dato un dono prezioso perché hanno risvegliato il nostro patriottismo, che era sopito da molti anni.

Questo è successo perché le persone avevano più o meno dimenticato chi erano, e cosa erano diventate.

Il fallimento dell'Unione Sovietica nel 1991 ha reso le persone un po' depresse, la gente la percepì come una "calamità naturale".

L'Unione Sovietica è crollata, ed è venuta la pioggia.

La gente non ha capito quello che era successo - erano demoralizzati, credevano nei loro leader.

Al giorno d'oggi la gente capisce che non dobbiamo credere in nessun leader. Non dobbiamo credere in qualche Yanukovich e nel Partito delle Regioni.

Dobbiamo organizzarci per conto nostro e ricordare la nostra storia e cultura - che è la nostra base.

Quindi, ringrazio tutti i seguaci di Stepan Bandera che sono venuti da Kiev e che hanno fatto ricordare alla gente chi sono e perché sono qui sulla terra."